mercoledì 22 febbraio 2012

Francia: Parigi e i suoi monumenti!

Ecco a voi alcuni video che ci aiuteranno a studiare e scoprire i principali monumenti francesi, magari facendo un po' di esercizio di lingua! Eh eh!

Buona visione!





Un piccolo video con dieci monumenti importanti da scorpire: a voi di cercare video che vi presentino i monumenti che non sono precedentemente descritti singolarmente:

martedì 7 febbraio 2012

I globi del coronelli

Qui sotto trovate una piccola biografia estratta da wikipedia già in formato pdf in modo che possiate stamparla e conservarla nel vostro raccoglitore.



Un brevissimo video per ricordare i globi che noi abbiamo avuto la fortuna di vedere dal vivo.

Un altro video meraviglioso con immagini dettagliate dei grandi globi che Coronelli costruì per Luigi XIV nel 1683, purtroppo in tedesco... Godiamoci almeno le immagini!

Questo breve video invece per rendersi conto delle dimensioni che reali che hanno i globi di Coronelli... stupefacente!

Un altro video sulla passione geografica che si diffonde a partire dal 1500 in tutta Europa...


Infine, per chi volesse divertirsi navigando in modo divertente e formativo ecco qui il sito della mostra organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Francia sui globi del Coronelli con tantissimi percorsi da seguire per imparare divertendosi cose nuove sulla geografia!
Cliccate sull'immagine per accedere al sito disponibile in inglese o in francese!

giovedì 2 febbraio 2012

Il Sacrario di Redipuglia


Il sacrario militare di Redipuglia è il più grande sacrario militare italiano ed uno dei più grandi al mondo, venne realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Inaugurato nel 1938, custodisce le salme di oltre 100.000 caduti dellaGrande Guerra.
Sorge all'interno del territorio comunale di Fogliano Redipuglia in provincia di Gorizia (Friuli-Venezia Giulia).


Il Piave mormorò

La leggenda del Piave, meglio conosciuta come la canzone del Piave, (inno nazionale italiano dal 1943 al 1946) è una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E.A. Mario), il quale rinunciò ai diritti d'autore sulla canzone.



I fatti storici che ispirarono l'autore risalgono al giugno del 1918 quando l'Austria-Ungheria decise di sferrare un grande attacco sul fronte del Piave per piegare definitivamente l'esercito italiano, già reduce dalla sconfitta di Caporetto. La Landwehr (l'esercito imperiale austriaco) si avvicinò pertanto alle località venete delle Grave di Papadopoli e del Monte Montello, ma fu costretta ad arrestarsi a causa della piena del fiume. Ebbe così inizio la resistenza delle Forze armate del Regno d'Italia che costrinsero gli Austro-ungarici a ripiegare.
Tra il 2 e il 6 luglio del 1918, la 3a Armata del Regio Esercito Italiano occupò le zone tra il Piave vecchio ed il Piave nuovo. Durante lo svolgersi della battaglia, denominata battaglia del Solstizio, perirono 84.600 militari italiani e 149.000 militari austro-ungarici.
In occasione dell'offensiva finale italiana (Battaglia di Vittorio Veneto), avvenuta nell'ottobre del 1918, il fronte del Piave fu nuovamente teatro di scontri tra l'Austria-Ungheria e l'Italia. Dopo una tenace resistenza iniziale, in concomitanza con lo sfaldamento politico in corso dell'Impero, l'imperial-regio esercito si disgregò rapidamente e gli Italiani poterono tranquillamente sfondare le linee nemiche.


Le quattro strofe - che terminano tutte con la parola "straniero" - hanno quattro specifici argomenti:
  1. La marcia dei soldati verso il fronte (presentata nella canzone come una marcia a difesa delle frontiere italiane; tecnicamente però fu l'Italia ad aggredire l'impero asburgico)
  2. La ritirata di Caporetto
  3. La difesa del fronte sulle sponde del Piave
  4. L'attacco finale e la conseguente vittoria
Nella prima strofa il Piave assiste al concentramento silenzioso di truppe per fare da barriera all'avanzata austriaca e ammonisce "Non passi lo straniero". Ma come racconta la seconda strofa, a causa della disfatta di Caporetto, il nemico cala fino al fiume e questo provoca sfollati, profughi da ogni parte. La terza strofa racconta del ritorno del nemico con il seguito di vendette di ogni guerra, e con il Piave che pronuncia il suo "no" all'avanzata dei nemici e la ostacola gonfiando il suo corso, reso rosso dal sangue dei nemici. Nell'ultima, si immagina che una volta respinto il nemico oltre Trieste e Trento, con la vittoria tornassero idealmente in vita i patrioti Guglielmo OberdanNazario Sauro e Cesare Battisti, tutti uccisi dagli austriaci.
Per visualizzare meglio i luoghi dove accaddero gli eventi di cui abbiamo finora parlato: